Io sono Lilith, l'angelo scostumato. Dal flauto delle due cosce si eleva il mio canto e dalla mia lussuria sgorgono i fiumi. Come non potrebbero esserci maree ogni volta che tra le mie labbra verticali brilla un sorriso? Perchè io sono la prima e l'ultima la cprtigiana, la vergine,, la concupita temuta, l'adorata disprezzata e la velata nuda, perchè sono la maledizione di ciò che precede, il peccato scomparso dai deserti, quando abbandonai Adamo. Egli errò qui e là, infranse la sua perfezione. Io lo feci discendere sulla terra e accesi per lui il fiore del fico.
LA STREGA DELLA VITA
Dormivo. E la strega della vita spezzò le corde della mia chitarra. Il suo soffio gelato alitò nella stanza.
Indi, prima dell'alba, volò via.
Al risveglio pregai fratello vento che spinse oltre quegli alberi le nuvole e poi chiamò l'allodola splendente: " Torna dal tuo poeta, per favore, sorella, e accorda sulla sua chitarra questo raggio di sole."
IL VAMPIRO
Tu, che come un colpo di coltello nel mio cuore gemente sei entrata; tu che, forte come un armento di demoni, venisti, folle e ornata,
del mio spirito umiliato a fare il tuo letto e il tuo regno: - infame, a cui sono attaccato come il forzato alla catena,
come al gioco il giocatore accanito, come l'ubiaco alla bottilgia, come ai vermi la carogna infetta, - maledetta, che tu sia maledetta!
Ho pregato la spada rapida di conquistare la mia libertà, ho chiesto pure al veleno perfido di soccorrere la mia viltà.
Ahimè! sia il veleno che la spada m'hanno sdegnato e m'hanno detto: " Tu non sei degno di essere sottratto alla tua maledetta schiavitù,
imbecille! - anche se fossimo capaci di liberarti dal suo dominio, risusciterebbero i tuoi baci il cadavere del tuo vampiro!"
(Charles Baudelaire )
ADESSO
Adesso è prigioniera dello specchio nel castello degli orrori. La strega che mi aveva avvelenato, per errore, ha bevuto il suo stesso incantesimo.
Amore d'erbe amare, fatto di vento e trilli di usignolo, adesso perchè bruci questi cieli di carta?
Angeli siamo senza paradiso, mentre ci piove addosso un silenzio di cenere.
GLI ANNI
Così dice il poeta: all'alba di ogni giorno noi nasciamo, un giorno dopo l'altro, senza avere più nulla che ricordi il tempo andato. Oggi cominci il resto della vita: perchè dici di avere molti anni?
Dimmi, vecchia saggezza, che vai spargendo il miglio per le allodole, hai mai visto un fanciullo con le rughe o un bambino coi capelli bianchi?
UNO E' IL VENTO
Diritta è la via che va verso l'Ade, tanto che morto tu che venga da Atene quanto da Meroe. Non addolorarti, se lontano sei morto dalla patria: da ogni luogo della terra è uno il vento che ci porta nell'Ade.
RUSCELLO DI LUCE
Vento tranquillo verrà per dividere la vita dal ricordo. Scenderò su un ruscello di luce, appena udendo, eco di festa lontana, la tua veste frusciare nelle mani del dio...
Complimenti!
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